Guida alle migliori banche per piccole imprese: come scegliere quella giusta

Le attività, anche le piccole imprese, hanno l’obbligo per legge di aprire un conto corrente business. Tuttavia non è sempre facile decidere quale si adatti meglio alle proprie esigenze.

Questo deve infatti essere visto come un vero e proprio strumento, non un semplice “accessorio”. Bisogna quindi fare riferimento al proprio flusso in entrata e in uscita, alle caratteristiche necessarie, alla convenienza, agli strumenti digitali e al sistema gestionale migliore. Per determinare la scelta giusta bisogna considerare l’istituto in grado di affiancare nella gestione delle risorse, eventuali investimenti ma anche per trasparenza, semplicità e stabilità.

Conto corrente business: quali punti valutare

Per gli small business è bene concentrarsi su alcune peculiarità che risultano essere le più apprezzate da tutti e che riguardano sia l’operatività che la struttura vera e propria. I punti chiave sono diversi:

Trasparenza, convenienza e nessuna spesa nascosta

Una banca deve essere sempre trasparente e chiara. La legge predispone che tutte le clausole contrattuali siano ben evidenziate e che quindi il cliente possa comprendere i tassi applicati, le commissioni, i costi delle operazioni e tutti quei dettagli che compongono la banca e il tipo di conto scelto. Questo offre grande sicurezza e stabilità ed è molto importante sia prima dell’apertura di un conto, quando bisogna conoscere prezzi, condizioni contrattuali ed eventuali bonus, che durante tutto il rapporto.

L’aspetto economico è molto importante quando si parla di conti business anche se ognuno deve valutare quello che meglio calza alla propria situazione, valutando la propria operatività. Ci sono dei pacchetti all inclusive che permettono di ottimizzare le spese ed altri invece che è possibile costruire su misura. Non sempre, inoltre, un pacchetto tutto incluso risulta conveniente. Per chi ha una piccola attività e quindi non utilizza tutti gli strumenti messi a disposizione, potrebbe risultare una scelta più saggia orientarsi verso qualcosa di più economico.

Per avere sempre un quadro chiaro delle spese e dei costi che si andranno a sostenere è meglio scegliere delle banche affidabili i cui costi siano espressi con chiarezza al fine di non avere problemi e ritrovarsi poi “sorprese” non gradite. Anche se tutte devono fare appello alla credibilità e al profilo istituzionale, ci sono sempre dei problemi quando si parla di costi a sorpresa.

Costi fissi o variabili?

Uno dei nodi cruciali è scegliere tra una banca con costi fissi o costi variabili. Conoscere i costi in anticipo, specie per la propria attività, è importante per avere un quadro di quelli che saranno i servizi forniti dalla banca e le relative spese. Vista la grande concorrenza ci sono molte banche che hanno pacchetti a costo zero, ma che prevedono di base solo le operazioni necessarie.

I costi variabili sono quei costi che riguardano ad una singola operazione e che spesso vengono presi sottogamba perché si tratta di pochi centesimi. Tuttavia l’operatività di un conto corrente business richiede spesso molti di questi servizi che vanno poi a sommarsi a fine mese. Conviene solo se la banca offre un pacchetto vantaggioso su altri aspetti, come il credito da poter spendere ogni giorno e non si hanno elevate necessità in termini di servizi aggiuntivi.

Territorialità e tassi

Per tutti coloro che aprono un conto corrente aziendale e hanno bisogno di una sede fisica a cui fare riferimento diventa determinante valutare se la banca è solo online, se si appoggia ad altri istituti di credito o se ha delle sedi fisiche proprie. In questo caso poi bisogna valutare anche dove queste sono posizionate e la distanza dalla propria attività. Può sembrare un dettaglio ma quando si deve andare in banca più volte diventa impegnativo doversi spostare di molto e per questo molti favoriscono il concetto di prossimità ad altri elementi come il canone mensile.

I tassi, infine, sono una nota dolente poiché per i conti business i tassi raramente sono interessanti, soprattutto quando si sceglie un pacchetto base. Questi oscillano mediamente tra lo 0 e il 2.5% e quindi il denaro non frutta particolarmente se giace sul conto. Anche se gli interessi attivi non sono notevoli, per quanto riguarda quelli passivi la situazione è veramente soggettiva. È bene valutare con attenzione “il rosso” che la banca è in grado di coprire e quindi la disponibilità nel caso in cui vengano superate le disponibilità economiche. Quasi tutte le banche comunque offrono ai loro clienti al momento dell’apertura dei bonus di benvenuto, dei buoni o dei gadget di livello come airpods della Apple, smartphone e altri accessori.

Online o offline: cosa è meglio per il conto aziendale?

Il conto corrente business ha la validità di qualunque altro tipo di conto. Molte banche offrono pacchetti scontati per chi sceglie di aprirlo online mentre i tassi talvolta cambiano non solo quando si apre in sede ma anche quando sono richieste maggiori operazioni da parte degli operatori.

In generale per ogni tipo di business è possibile scegliere una banca online o una banca con sede fisica, visto che non rappresenta un elemento determinante. Ovviamente, si tratta di due modi diversi di operare sul proprio conto quindi bisogna fare i conti con quello di cui si ha bisogno. Non ha senso aprire un conto online se è necessaria una gestione diretta e quindi si ha bisogno di consulenze in sede ripetute, meglio in questo caso orientarsi direttamente verso un conto business da aprire su appuntamento direttamente. Al contrario, la gestione dell’internet banking e i costi spesso ridotti sono un elemento certamente interessante per coloro che vogliono ottimizzare la spesa economica.

Migliori banche per l’apertura di un conto corrente business

Tutte le banche, grandi o piccole che siano, propongono dei conti e dei piani pensati per le attività, ma non tutti sono uguali. Cosa cambia? Oltre al canone mensile da pagare ci sono anche altri fattori da considerare come ad esempio la cifra massima che è possibile spendere ogni giorno o mese. Guardando al mercato la N26, banca moderna e di successo, offre un conto business dove è possibile spendere fino a 5 mila euro al giorno con un canone mensile di zero euro. A differenza la Qonto Plus offre la possibilità di spendere fino a 40 mila euro al mese con un costo di 15 euro mensili.

Tra i migliori pacchetti del settore vi sono:

Unicredit – Banca solida che ha dalla sua parte la stabilità di un grande marchio e l’importanza di un’offerta stabile. Il conto business previsto dal piano è a titolo gratuito con bonifici, giroconti e altre operazioni gratuite e anche alcuni bonus in regalo. Prevista una carta di debito gratuita e prelievi gratis in tutta Italia.

Mediolanum – Un altro istituto di credito ben saldo e strutturato che offre conto gratuito per il primo anno e sempre al di sotto dei trent’anni con apertura diretta online, carta di debito e prelievi sempre gratuiti in Italia e in Europa. Un pacchetto perfetto per coloro che viaggiano spesso all’estero per motivi di lavoro.

BNL – Il Gruppo Paribas offre un conto corrente business a zero spese con prelievi gratuiti ma bonifici a pagamento. Se da un lato si può contare sull’eccellenza e sicurezza di un Gruppo così stabile dall’altra bisogna fare i conti con costi aggiuntivi anche se non è previsto canone a pagamento mensile.