I sistemi di pagamento elettronici sono delle valide alternative al contante. Pratici e sicuri, costituiscono un metodo efficace per contrastare l’evasione fiscale. In Italia, tuttavia, l’80% delle transazioni avviene ancora con denaro liquido. Scopriamo quali sono questi sistemi di pagamento e quali banche offrono il miglior servizio.
I sistemi di pagamento e-commerce
Le prime carte di credito nascono nel lontano 1950. Le nuove monete elettroniche sfruttano strumenti specifici per il trasferimento di denaro virtuale senza il passaggio fisico di contanti. Le transazioni avvengono attraverso l’uso di carte di credito, prepagate, di debito e a spendibilità limitata. Di tipo plastificato, le e-money hanno in comune il microchip e la possibilità di poter prelevare in qualsiasi sportello Atm.
Questi sistemi di pagamento elettronici sono utili per fare acquisti presso piccoli e grandi negozi, eseguire transazioni in strutture ricettive e di ristorazione, nonché per comprare online. Le più recenti carte contactless consentono di accostare la tessera al POS, senza dover inserire il codice PIN. Nonostante le diverse affinità, esistono anche delle differenze tra i vari sistemi di pagamento elettronico.
Carte di credito
Le carte di credito vengono rilasciate dalla banca di appartenenza o da un intermediario finanziario e possono essere collegate ad un conto con codice Iban. L’importo speso verrà addebitato solo in un secondo momento dalla data dell’effettiva transazione. Ciò quindi consente di effettuare il pagamento anche se non c’è una disponibilità sufficiente sul conto corrente ma entreranno commissioni ed interessi elevati.
Carta di debito
La carta di debito, come quella di credito, viene rilasciata dalla banca ma a differenza di quest’ultima richiede la presenza di fondi. L’addebito della somma spesa, infatti, avviene contestualmente al pagamento. Inoltre, la carta di debito è vincolata da limiti mensili e giornalieri. Superate le soglie, l’Istituto di Credito non autorizzerà alcuna transazione.
La carta prepagata
La carta prepagata è particolarmente apprezzata da tutti coloro che non vogliono rinunciare alla comodità di possedere un IBAN, ma non intendono aprire un conto corrente. Per molti aspetti, funziona un po’ come la carta di debito. Per poter effettuare i pagamenti è necessario avere dei fondi.
Il titolare, inoltre, è soggetto a limiti di spesa e di prelievo. Alcune carte di questo tipo integrano un IBAN, per cui consentono di ottenere degli accrediti. Si tratta di una scelta molto in voga tra i giovani che si affacciano al mondo del lavoro. Basta, infatti, comunicare il numero di conto bancario internazionale al datore per ricevere lo stipendio mensile.
Carta a spendibilità limitata
Esistono tre tipologie di carta le cui somme caricate però possono essere spese solo in alcuni punti: Telepass, centri commerciali (gift card) e carta carburante.
La diffusione delle nuove tecnologie ha dato origine a nuovi sistemi di pagamento elettronici, come gli e-payments, cioè i pagamenti che avvengono via web, mediante dispositivi portatili. Fanno parte di questa categoria i servizi offerti dalle internet banking. Per poter eseguire le transazioni in maniera sicura e pratica, vengono impiegati dei sistemi di autenticazione particolari.
Recentemente sono stati introdotti gli m-payments (mobile payments) eseguiti da tablet, smartphone e wearable come gli smartwatch. Per il pagamento, basta scaricare l’apposita App, accostare il cellulare al POS ed il gioco è fatto. Tuttavia, quest’operazione può essere eseguita solo se il telefono dispone di tecnologia NFC (Near Field Communication). L’utilizzo dei metodi di pagamento elettronici è sempre più diffuso, anche perché è sicuro e rapido. Consente di uscire di casa senza denaro contante, di tenere sempre sotto controllo le spese, di poter effettuare pagamenti anche al di fuori dell’Italia senza doversi preoccupare del cambio moneta. Inoltre, combatte l’evasione fiscale, in quanto le operazioni dopo l’acquisto sono perfettamente tracciabili.
Le migliori banche per la gestione dei sistemi di pagamento e-commerce
Piccole e medie imprese, artigiani e liberi professionisti, negozi più o meno grandi possono procurarsi un POS mobile rilasciato dalle banche che semplifica le transazioni, consentendo una migliore gestione dei costi fissi. Tuttavia, il cliente che desidera ottenere un dispositivo con tutti i vantaggi offerti dall’Istituto di Credito, dovrà necessariamente essere già correntista oppure aprire un conto nuovo. Tra le soluzioni più economiche ed efficaci ci sono:
- Unicredit. L’istituto propone un canone fisso, a cui si aggiungono i costi di installazione del terminale e delle transazioni. Il POS accetta tutte le carte, comprese la Alipay per pagamenti internazionali. Questa scelta va effettuata chiaramente in base al volume di operazioni eseguite mensilmente.
- Poste Italiane. Per avere diritto al POS è necessario essere correntisti Bancoposta di tipo professionale oppure aziendale. In caso contrario, bisogna richiedere l’apertura di un conto e quindi accedere al servizio Tandem. L’acquisto del terminale è accessibile a tutte le tasche, ad esso bisogna aggiungere però i costi per le transazioni. Il POS Tandem di Poste Italiane accetta tutte le principali carte di pagamento, comprese JCB e Unionpay.
Altre soluzioni
Esistono altre soluzioni per evitare di pagare il canone mensile ed essere vincolati da un conto corrente bancario. Tra queste si annoverano:
- SumUp Air. È un sistema ideale per le piccole attività commerciali che ricevono mensilmente pochi pagamenti con carta. Non esistono vincoli o canoni: si paga solo quando e se si utilizza il terminale.
- Zettle. Il sistema by PayPal, è più conveniente per le attività commerciali con un ampio volume di transazioni con carta. Non prevede costi fissi ma solo le spese di transazione che peraltro sono molto flessibili perché diminuiscono all’aumentare delle operazioni effettuate.
- Nexi. Prodotto offerto da ex CartaSì, non è direttamente legato agli istituti bancari ma ne fornisce i servizi. Per poter attivare l’offerta, o anche solo ricevere informazioni, è necessario fissare un appuntamento presso la banca convenzionata (Intesa San Paolo). Nexi propone un canone mensile a cui si aggiungono le commissioni sul transato, da definire in filiale. In genere accetta tutte le carte di pagamento. Naturalmente, rientra tra quelle soluzioni bancarie non consigliate per le piccole attività i cui volumi delle transazioni non sono continui. I costi di gestione sono piuttosto elevati.