Piccoli esercizi commerciali e carte di credito

I punti di forza delle carte di credito sono molteplici, tanto da aver permesso a tale metodo di pagamento di essere oggetto, con il passare degli anni, di un successo travolgente. Per un esercente, trovarsi a gestire i pagamenti affidandosi unicamente al denaro contante significa trovarsi costretto a compiere, ogni giorno, una serie di operazioni che anche se non complicate comportano un’inevitabile perdita di tempo. Grazie a un POS, il lavoro “dietro le quinte” (una volta terminato l’orario di apertura al pubblico) risulta decisamente ridotto. Il cliente, dal canto suo, oltre a non dover più cercare monete nel portafogli, dovrà attendere solo alcuni secondi per veder concludere la transazione. Ad ogni modo, il vantaggio indiscutibile del trasferimento “elettronico di denaro” (non solo attraverso le carte di credito, ma anche avvalendosi di Bancomat, carte di debito e carte prepagate), è legato alla gestione di una parte considerevolmente inferiore di contanti. Il risultato? Una maggiore sicurezza.

Un metodo di pagamento che le attività commerciali e professionali hanno l’obbligo di accettare

A partire dal 2008, in seguito alla decisione assunta dal Parlamento europeo,e recepita rapidamente dagli Stati dell’Unione Europea, qualunque attività commerciale e professionale è obbligata ad accettare pagamenti effettuati tramite carta di credito. Nello specifico, la normativa introdotta permette oggi ai clienti di regolare i pagamenti affidandosi ad uno strumento comodo come la carta di credito; questo anche nel caso in cui la somma di denaro da corrispondere sia inferiore ai 5 euro (entrando a far parte dei cosiddetti micropagamenti).

Il vantaggio è duplice. Se, da un lato, proprio i clienti dispongono di una forma di pagamento veloce e sicura, dall’altro i commercianti godono di una semplificazione delle procedure, risparmiando tempo prezioso. Prendendo in considerazione esclusivamente il nostro Paese, i dati confermano come la nuova normativa sia stata accolta con piacere tanto che, nel corso del 2018, sono stati ben 240 i miliardi di euro incassati dai negozi attraverso le carte di credito. Nei prossimi paragrafi esamineremo, tra l’altro, le tipologie di POS oggi esistenti, distinguibili in:

  • Pos tradizionali (fissi e cordless)
  • Pos mobile

POS tradizionali: come funzionano?

Parlare di POS tradizionali significa fare riferimento a terminali di vecchia generazione, siano esse fissi o portatili. Fanno parte di tale categoria non solo i tipici apparecchi da banco, ma anche quelli GPRD dotati di scheda dati integrata. Normalmente, sono le banche a fornire tali strumenti ai commercianti, anche se negli ultimi tempi sono aumentate le società specializzate nei cosiddetti “servizi di acquiring”, anch’esse in grado di fornire le macchinette. Il termine “fisso” associato ai POS è legato al fatto che tali strumenti, per collegarsi a una rete locale fanno ricorso a un cavo (o si avvalgono del Wi-Fi). Questi POS sono consigliati soprattutto a quelle attività che non assegnano un’importanza primaria al fattore “mobilità”. Infatti, tali dispositivi non possono essere spostati all’interno di un punto vendita, trovandosi ad operare in un punto ben definito del locale. Optando per un POS “cordless”, invece, un commerciante si garantisce la possibilità di utilizzare il POS in qualunque parte del negozio, ma anche al di fuori dello stesso, persino presso il domicilio del cliente. A garantirne il funzionamento è la presenza, nel POS stesso, di un’apposita SIM. Se i POS fissi si caratterizzano per dei terminali piuttosto ingombranti, quelli cordless si fanno preferire per l’ingombro minimo e, di conseguenza, per la loro leggerezza. Questa tipologia di POS risulta conveniente per quelle realtà (punti vendita e imprese) abituate a far fronte a transiti medio-alti.

I vantaggi dei POS mobile

Oggi commercianti a professionisti hanno a disposizione un ulteriore strumento che consente loro di accettare senza alcuna difficoltà i pagamenti con carte di credito. Si tratta dei POS mobile, ossia di terminali di dimensioni limitate utilizzabili direttamente via smartphone grazie a una App. È sufficiente l’inserimento nell’applicazione stessa dell’importo che il cliente si trova a dover pagare, e inserire (o avvicinare) la carta di credito, perché il trasferimento di denaro abbia luogo. Sia le banche che diverse società indipendenti sono ormai in grado di offrire tale POS. In genere, gli istituti di credito sono soliti proporre (come accade a ben vedere anche per i POS tradizionali) vincoli contrattuali che prevedono innanzitutto un canone mensile, cui vanno ad aggiungersi piccole commissioni legate alle singole transazioni. Scegliendo una delle società impegnate a promuovere tale servizio in modo indipendente, i clienti beneficiano di una maggiore libertà, usufruendo di tariffe “al consumo”, ossia trovandosi a pagare le commissioni previste solo nel momento in cui la carta viene effettivamente impiegata.

La soluzione migliore caso per caso

Un’azienda o un negozio attivi sul mercato da anni, forte di una clientela molto ampia, e abituata ad utilizzare la carta di credito come metodo di pagamento, deve tenere presente che, proprio in virtù del volume non indifferente di entrate, si vedrà proporre normalmente tariffe piuttosto vantaggiose. Fatto salvo quanto appena scritto, per quale POS è meglio optare? Se un negozio ha deciso di proporre un servizio di consegne a domicilio, oppure vede abitualmente formarsi piccole code alle casse, un modello cordless o un terminale portatile sembrano poter costituire le migliori alternative. Diversa è la situazione dei negozi giunti sul mercato da poco tempo, e degli esercizi che tra i sistemi di pagamento più richiesti dalla clientela non includono le carte di credito. In questi casi si rivelano perfetti alcune nuove offerte, caratterizzate dall’assenza di un canone. Rimane da prendere in esame una terza tipologia di esercenti che, pur ricorrendo frequentemente alle consegne (o ai servizi) a domicilio, necessitano di un POS tradizionale da inserire in negozio. E cosa c’è di meglio dell’abbinare le due strade indicate nelle precedenti righe per godere, allo stesso momento, di una soluzione conveniente dal punto di vista economico e pratica nell’utilizzo?

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