Come prepararsi a chiedere liquidità in banca? Le regole d’oro

L’emergenza Covid-19, abbattutasi sull’economia mondiale come uno tsunami, ha causato tutta una serie di problemi alle aziende. Se queste problematiche non si risolveranno – almeno in parte – nel giro di pochissimi mesi, provocheranno criticità irreversibili. Il rischio di ritrovarsi di fronte a una serie di fallimenti a catena è proprio dietro l’angolo. Infatti, molte piccole imprese, aziende e professionisti sono in sofferenza per via del ritardo nei pagamenti ai fornitori e i continui mancati incassi dovuti al perdurare delle varie restrizioni. È chiaro, quindi, che il mancato pagamento di un fornitore costringerà quest’ultimo a ritardare o mancare del tutto i pagamenti ai propri fornitoti, innescando un effetto domino dagli effetti potenzialmente catastrofici. Per evitare questo rischio deve essere supportato l’imprenditore che ha bisogno di liquidità.

Solitamente la strada che viene seguita dalle aziende quando si trovano in difficoltà, è quella di rivolgersi alle banche per ottenere un finanziamento. In questo modo disporranno della necessaria liquidità per far fronte a progetti di espansione e investimento o, come in questi ultimi mesi, per arginare gli effetti deleteri della pandemia. Tuttavia, richiedere un finanziamento in banca (o un mutuo liquidità) è una procedura che intimorisce molti imprenditori. Questi ultimi hanno paura di esporsi troppo e di non poter poi far fronte agli impegni presi con le banche. Soprattutto in un momento come quello attuale, pieno di incertezze sul futuro e con una situazione economica così traballante, un’esposizione finanziaria importante da parte delle imprese potrebbe non sortire gli effetti desiderati e non essere sufficiente a stabilizzare la situazione economica.

Il decreto liquidità

Fortunatamente da Aprile 2020 è in vigore il Decreto Liquidità approvato nell’aprile 2020. Per tutta la durata dell’emergenza Covid-19 le PMI potranno ottenere prestiti fino a 25.000 euro dalle banche, godendo della copertura del Fondo di Garanzia e senza doversi sottoporre a una valutazione di merito del credito.

Questo decreto prevede che le PMI beneficino della garanzia riferita al Fondo centrale di garanzia. Questo garantirà prestiti fino a un massimo di 5 milioni di euro. Tale garanzia copre fino al 90% del finanziamento, ma può arrivare a coprire il 100% del prestito nel caso di confidi e se la somma richiesta non è superiore agli 800.000 euro.

I tassi di interesse sono pari a zero e, inoltre, vengono abolite tutte quelle procedure burocratiche che potrebbero ritardare la concessione del prestito. Ecco perché, come visto prima, per le richieste fino ai 25.000 euro non è prevista la valutazione del merito di credito.

Le regole d’oro per ottenere liquidità dalle banche

Le agevolazioni e le semplificazioni previste dal Decreto Liquidità sono pensate per rendere più facile e veloce l’accesso al credito per ogni imprenditore che ha bisogno di liquidità. Tuttavia, non esonerano le realtà aziendali a fornire alcune determinate garanzie, in termini di capacità economica, di poter sostenere il prestito.

Prima di concedere un finanziamento, banche e istituti di credito valuteranno lo stato di salute dell’azienda valuta lo stato di salute dell’azienda in termini di:

  • solvibilità;
  • affidabilità;
  • solidità.

Tale valutazione viene fatta utilizza il calcolo del rating, un indicatore economico/finanziario utilizzato dall’intero Sistema Bancario Europeo. Il calcolo del rating mette in luce i punti di forza e di debolezza aziendale. Esso si concretizza in un punteggio tanto più elevato quanto più l’azienda viene ritenuta solida e affidabile.

L’individuazione del rating tiene conto di tutta una serie di fattori:

  • l’andamento del settore di mercato in cui l’azienda opera,
  • un efficiente controllo di gestione,
  • la messa in atto di un business plan,
  • l’analisi dei bilanci degli ultimi tre anni,
  • la redditività aziendale in merito agli investimenti e al capitale proprio
  • il rapporto tra capitale proprio e capitale di terzi.

Alla luce di tutto ciò, mettendo da parte tutta una serie di parametri e valutazioni che ogni banca può mettere in atto quando si ritrova di fronte a una richiesta di finanziamento da parte di un’azienda, vi sono alcune importanti condizioni il cui verificarsi, agevolano non poco ogni imprenditore che ha bisogno di liquidità.

Capacità di sostenere il prestito 

È importante che l’azienda, l’impresa e anche il professionista presentino un rapporto positivo e adeguato tra l’importo del finanziamento accordato e la capacità di sostenerlo nel tempo. La banca, infatti, non solo valuterà le performance pregresse dell’azienda, ma anche di ciò che sarà il futuro prossimo dell’impresa. Valuterà il cash flow, o flusso di cassa: se il valore della cassa storicamente prodotta dall’azienda è superiore alla liquidità richiesta, è molto più probabile riuscire a ottenere il finanziamento.

Utile

Banche e istituti di credito non finanzieranno mia un’azienda con un utile negativo e costantemente in perdita. È quindi consigliabile presentarsi in banca per richiedere un prestito con il segno “più” nel bilancio degli ultimi 2-3 anni. Un anno in perdita, come per esempio quello attuale legato alla crisi globale dovuta al Coronavirus verrò “compreso” dalla banca. Al contrario, più annate pregresse che hanno fatto registrare perdite indicano una cattiva gestione aziendale.

Patrimonio 

Un altro aspetto che le banche valutano positivamente quando si tratta di aprire i “rubinetti” del credito all’imprenditore che ha bisogno di liquidità? Quello riguardante l’investimento del patrimonio direttamente nell’azienda, invece di andare a finanziare altre attività economiche extra aziendali. Ciò, infatti, dimostra che l’imprenditore dimostra fiducia nella propria impresa e nella sua solidità, “tramettendo” questa fiducia anche alla banca che sarà più propensa a concedere finanziamenti.

Crediti

I crediti sono una voce molto importante del bilancio aziendale. Sono collegati direttamente con la credibilità dell’azienda: riuscire a incassare con regolarità e senza difficoltà è un ottimo indicatore dello stato di salute dell’azienda e della su capacità di sostenere gli impegni presi.

Magazzino

Un’azienda deve saper vendere. Molto spesso, le banche pongono particolare attenzione al magazzino e alle rimanenze, dato che troppe scorte in giacenza sono sintomo vendite non adeguate e rappresentano dei costi che incidono negativamente sul bilancio.

In definitiva, un imprenditore che ha bisogno di liquidità, indipendentemente dalle eventuali agevolazioni che possono essere sfruttate (come quelle del Decreto Liquidità), per ottenere ciò di cui ha bisogno si deve rendere affidabile agli occhi delle banche. Deve dimostrare di avere le idee chiare, motivando la richiesta di finanziamento e offrendo tutte le garanzie necessarie.