Come utilizzare il crowdfunding per iniziare un’attività

Nel corso degli ultimi anni, il crowdfunding è stato sempre più utilizzato per portare a termine una qualsiasi campagna di raccolta fondi. Una tecnica di questo genere può risultare molto utile anche per intraprendere una qualsiasi attività imprenditoriale, con la prospettiva di disporre di denaro liquido grazie alla fiducia di altre persone.

Scopriamo insieme come utilizzare il crowdfunding per iniziare un’attività, approfondendo un discorso che può essere fondamentale per diverse aziende di vari settori.

Cos’è e come funziona il crowdfunding

Il crowdfunding è un sistema che ha iniziato a diffondersi alcuni anni fa tra Australia e Stati Uniti, ma che ora sta prendendo piede anche in Italia. Esso si concretizza mediante una raccolta fondi, di solito portata avanti tramite il web, che consente a gruppi abbastanza numerosi di contribuire allo sviluppo di un progetto o di un interesse, con la chance di dare forma ad un’idea condivisa e innovativa.

Questa modalità di finanziamento dal basso può scattare in diversi ambiti specifici, compreso ovviamente quello aziendale. In un’economia sempre più caratterizzata da una vera e propria crisi finanziaria, tale tecnica viene spesso considerata come un rimedio perfetto, un valido aiuto grazie al quale è possibile sviluppare un discorso di impresa.

Quali sono le tipologie di crowdfunding

In linea di massima, esistono quattro tipi di crowdfunding, ognuno di quali si caratterizza sempre per la presenza di un modello e dei suoi relativi sostenitori. Scopriamo insieme quali sono e perché sono considerati così efficaci.

  • Il reward è il modello che prevede la distribuzione di una ricompensa a coloro che sostengono un determinato progetto.
  • Il donation viene attuato dalle onlus e dalle associazioni no-profit e non prevede alcun tipo di ricompensa.
  • Il lending prevede il prestito della somma di denaro necessaria per il completamento di un progetto, che viene poi restituita al termine dello stesso.
  • L’equity consente ai sostenitori di diventare veri e propri soci dell’azienda alla quale contribuiscono, con la prospettiva di acquistare quote finanziarie.

Come finanziare un’attività con il crowdfunding

Come già accennato nelle righe precedenti, il crowdfunding può consentire alle varie attività di ogni genere di ricevere finanziamenti che, in alcuni casi, possono fare la differenza. Le potenzialità di internet vengono così sfruttate fino in fondo, con la prospettiva di portare a termine una finalità comune in ambito professionale.

Il primo passaggio da compiere per finanziare un’attività mediante un simile sistema coincide con l’iscrizione ad una piattaforma di crowdfunding. Si tratta di un sito web che mette in collegamento diretto i promotori di un progetto con gli utenti che possono finanziario. Quindi, è necessario rendere nota l’iniziativa sulla quale si ha intenzione di puntare, in modo da trasformare una semplice idea in un progetto concreto. Va fissata una scadenza per il proprio obiettivo, di solito quantificabile in circa 30 giorni, dato che sono i tempi brevi a stimolare il successo di una determinata campagna.

L’iniziativa va curata nei minimi dettagli, dal titolo alla descrizione passando per la gestione dei social network. Quest’ultimo contesto racchiude post e immagini di vario tipo in grado di valorizzare un determinato prodotto e servizio, in modo da renderlo accattivante agli occhi dei possibili finanziatori.

Come sfruttare il crowfunding per le piccole imprese

Il sistema del crowdfunding è molto apprezzato dalle piccole imprese in quanto costituisce un vero e proprio lasciapassare per il loro successo. Infatti, tale tecnica può essere adoperata per finanziare progetti imprenditoriali di una certa entità economica, con la chance di tenere sotto controllo i fondi disponibili grazie anche alla loro condivisione con altri soggetti.

L’elemento dell’urgenza è essenziale per consentire ad un piccolo progetto di prendere forma. Più che una soluzione a tutti i mali, il crowdfunding deve essere concepito come uno strumento che richiede un investimento iniziale e un’elevata dose di impegno e passione. Se un’idea del genere si conclude in maniera positiva, è possibile cercare di riutilizzarla in futuro per ottenere di nuovo risultati più che soddisfacenti.

Alcuni esempi di piattaforme di crowdfunding

A questo punto, non resta altro da fare che scoprire alcune delle migliori piattaforme di crowdfunding in circolazione, con la chance di utilizzare quella più adatta ad ogni determinato contesto.

  • Kickstarter è la piattaforma più famosa e utilizzata a livello mondiale e punta su un mix tra donation e reward. Garantisce la raccolta di tutti i fondi al momento del raggiungimento dell’obiettivo prefissato.
  • Eppela è una delle piattaforme italiane più note e si basa sulla modalità reward, con ottime ricompense per ciascun donatore. Consente anche il co-finanziamento dei vari progetti.
  • Produzioni dal Basso garantisce un misto tra donation e reward e consente ad ogni soggetto di scegliere il sistema migliore per lanciare la propria campagna.
  • Indiegogo proviene dalla California e garantisce l’acquisto dei prodotti finanziati grazie all’aiuto degli utenti, oltre a fornire le modalità donation, reward ed equity.
  • DeRev è una piattaforma nota per aver raccolto 1 milione e mezzo di euro per la ricostruzione della Città della Scienza di Napoli, devastata da un terribile incendio.
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