Conto corrente aziendale per aziende protestate. Cosa chiedono le banche

Richiedere l’apertura di un conto corrente online per protestati non è assolutamente semplice e in alcuni casi si rivela addirittura impossibile. È bene sapere però che, pur tutelando gli interessi degli Istituti di Credito, lo Stato italiano non impedisce a un’attività di aprire un conto dopo un protesto. Le soluzioni per portare avanti il business in totale sicurezza e tranquillità, senza dover rinunciare ai servizi offerti da un conto bancario, esistono. Vediamo come ci si può muovere.

Come cancellare un protesto

Negli ultimi anni, complici la crisi, la pandemia da Covid-19, l’incertezza e l’instabilità del momento, si è registrato un aumento dei protesti, senza distinzione tra soggetti privati, ditte individuali e aziende che non possono far fronte ai loro impegni economici. Un’impresa che non ha adempiuto al pagamento di un assegno o di una cambiale, viene automaticamente iscritta all’Elenco Ufficiale dei Protesti presso la Camera di Commercio del territorio di riferimento. Ciò espone l’imprenditore a un’azione legale da parte del creditore, ma anche ad una serie di problematiche con le banche, prima fra tutte l’apertura di un nuovo conto corrente.

L‘azienda protestata non gode di un’ottima reputazione tra gli Istituti di Credito e ciò accade per due motivi principali:

  • di carattere formale. Le banche sono tenute a proteggere i lavoratori, le piccole e medie imprese, i liberi professionisti, i dipendenti e i pensionati che desiderano avere, a ragione, le massime garanzie di tutela dei loro risparmi. Per non far correre rischi ai correntisti, l’Ente preferisce rifiutare l’apertura di un conto corrente a un protestato.
  • di carattere sostanziale. I protestati sono considerati dei soggetti a rischio. Dare credibilità e fiducia a chi non ha onorato il pagamento di cambiali, fatture e altri titoli, significa andare contro ogni principio degli Istituti di Credito.

Cosa fare dopo la cancellazione del protesto

Per tornare a lavorare in tempi brevi, il primo passo da effettuare è il saldo dei debiti a seguito della cancellazione del protesto (operazione possibile solo se risale a meno di un anno). Diversamente, sarà necessario ottenere la riabilitazione, presentando una richiesta formale direttamente al Presidente del Tribunale del proprio circondario.

La procedura non è immediata e necessita di diversi mesi, dopo i quali sarà possibile richiedere nuovamente l’apertura di un conto corrente online per protestati attraverso i canali previsti. L’Istituto bancario ha piena facoltà di effettuare uno screening della situazione finanziaria del richiedente, stabilendo se sia idoneo oppure no. La figura di un garante può comunque agevolare il buon esito della richiesta.

Le banche si tutelano con un sistema che eroga solo servizi base al correntista. Il conto corrente studiato apposta per i protestati consente pertanto di ricevere o effettuare pagamenti e di disporre di una carta prepagata per effettuare transazioni di ogni tipo. Viene limitato, invece, il rilascio dei blocchetti d’assegni, per ridurre il più possibile il rischio di incorrere in ulteriori insoluti e segnalazioni di mancato pagamento.

Apertura di un conto corrente online per protestati: come procedere

Qualora l’Istituto di Credito dovesse respingere la richiesta, ci si può rivolgere a degli Enti per aziende protestate, specializzate nella vendita di prodotti ad hoc per soddisfare tutte le esigenze. Questi Istituti privati danno fiducia all’azienda protestata nonostante i trascorsi, consentendo di trasferire e ricevere denaro, fare acquisti online, prelevare all’estero, pagare bollettini e utenze. Rispetto alle tempistiche necessarie per l’apertura di un conto corrente bancario tradizionale, basteranno appena pochi giorni, senza riscontrare alcun ostacolo (tranne nei casi più seri).

In tal senso sarà possibile risollevare il business aziendale, potendo contare nuovamente su delle prestazioni bancarie di base. Attualmente sono diversi gli Istituti che danno fiducia a un’azienda protestata, purché vi sia un garante che possa in qualche modo coprire eventuali situazioni di difficoltà. Ma attenzione, alcuni Enti limitano l’accesso a determinati servizi come le carte, il libretto oppure gli assegni.

Per richiedere l’apertura del conto corrente è necessario allegare al modulo copia del codice fiscale e del documento di riconoscimento in corso di validità (carta d’identità o patente). È poi necessario firmare i documenti interamente e consegnarli o inviarli mezzo email. La richiesta verrà valutata e in pochi giorni si potrà ottenere un nuovo conto corrente.

Ulteriori soluzioni possibili oltre al conto corrente online per protestati

Qualora più di un tentativo di richiesta di apertura di un conto corrente online per protestati non dovesse andare a buon fine, esistono altre scorciatoie. La carta conto con IBAN, ad esempio, è una soluzione molto diffusa e semplice da ottenere.

La ricaricabile consente di eseguire tutte le principali operazioni legate ad un conto corrente senza però la necessità di sottoscriverne uno. L’IBAN permette di accreditare lo stipendio, domiciliare le utenze, gestire bonifici in entrata e in uscita, nonché di effettuare pagamenti ai creditori.

Un esempio? La carta Widiba può essere utilizzata senza possedere un conto corrente bancario e per richiederla non viene effettuato alcun controllo. Altri sistemi simili sono:

  • PayPal prepagata. Si tratta di una carta nominativa ricaricabile che può essere utilizzata per fare acquisti online e nei negozi che espongono il logo Mastercard. È valida anche all’estero. Per ottenere PayPal prepagata è sufficiente accedere al sito e richiederla nell’apposita area. Può essere ritirata in uno dei centri Lottomaticard oppure riceverla in anonimato all’indirizzo di residenza.
  • Postepay Evolution. Grande rivoluzione degli ultimi anni permette le principali operazioni bancarie tra cui accredito dello stipendio oppure della pensione, bonifici e domiciliazione delle utenze. Può essere ricaricata in qualsiasi momento e con saldo disponibile entro pochi minuti. I diversi movimenti possono essere controllati direttamente da App. Per richiedere Postepay Evolution basta solo recarsi nell’Ufficio Postale più vicino.

Per concludere

In conclusione, nonostante siano previste diverse opportunità per le aziende protestate, il consiglio per cominciare da zero con maggiore slancio e più trasparenza è quello di saldare i debiti con i creditori (rateizzando le cifre importanti) e richiedere il prima possibile la cancellazione della segnalazione dai registri del Crif, in modo da poter essere riabilitati nel settore e richiedere un prestito o un finanziamento senza alcuna difficoltà. In caso di dubbio, per sapere se si è iscritti al Crif è sufficiente inviare una richiesta formale alla Centrale Rischi della Banca D’Italia.