Come scegliere la banca migliore per le attività professionali. Guida dedicata agli imprenditori che hanno poco tempo

Per tutte le attività professionali il conto corrente aziendale è uno strumento indispensabile per la gestione finanziaria e monetaria di tutte le attività legate alla realizzazione del proprio business e al perseguimento dell’attività aziendale. Spesso chi apre un’azienda deve pensare a come scegliere la banca più giusta per il suo business.

Pensati appositamente per le imprese, i professionisti e tutte le partite IVA, i conti correnti aziendali prevedono tutta una serie di funzionalità che, normalmente, non si trovano nei conti personali riservati ai privati per la gestione dei risparmi. Le banche, infatti, mettono a disposizione soluzioni business complete di numerosi servizi e funzioni come:

  • l’invio e la ricezione di bonifici, il pagamento degli F24 e quello di tasse e bollettini
  • l’accredito RID direttamente sul conto
  • il collegamento a una o più carte di credito
  • strumenti gestionali e di archiviazione dei documenti.

I conti correnti per attività professionali devono essere comodi e veloci da utilizzare, affidabili e abbastanza economici. Non dovranno infatti far fronte a tutta la mole di movimentazioni tipiche di un conto di una grande azienda.

Come scegliere la banca migliore

Come detto tutte le entrate e le uscite di un’attività professionale devono obbligatoriamente transitare su un conto corrente dedicato e distinto da quello personale. In questo modo, oltre a poter avere in ordine i conti e avere traccia di tutti gli adempimenti, si permetterà al Fisco di monitorare le spese e i guadagni dei liberi professionisti.

Ma come scegliere la banca migliore che possa fornirci il conto più adatto alle nostre esigenze. Cosa bisogna tenere in considerazione e quali caratteristiche deve avere il conto ideale per le attività professionali?

Un buon conto corrente deve, innanzitutto, mettere a disposizione del cliente professionale delle funzionalità di base che non possono assolutamente mancare:

  • il pagamento delle varie scadenze legate all’attività;
  • il saldo delle imposte sui redditi;
  • il pagamento dei contributi previdenziali;
  • i versamenti IVA;
  • i versamenti delle ritenute d’acconto;
  • gli incassi provenienti da parte dei clienti;
  • i pagamenti delle fatture dei fornitori.

A parte gli incassi e il pagamento delle fatture dei fornitori, i pagamenti di tasse e contribuiti devono essere eseguiti tramite l’utilizzo dei modelli F24 online.

Si tratta di pagamenti che le attività professionali devono obbligatoriamente eseguire in maniera telematica. Hanno infatti come oggetto somme relative a tasse e contribuiti da versare allo Stato. Questa è una di quelle funzionalità che distingue i conti correnti aziendali da quelli per privati; i normali cittadini hanno ancora la possibilità di pagare gli F24 direttamente allo sportello, recandosi fisicamente in banca.

In più, tra i servizi che non devono mancare ci sono l’utilizzo di una carta di credito e l’attivazione dei pagamenti elettronici tramite POS, alternativa che deve essere sempre offerta al cliente e preferita ai pagamenti in contanti.

Primo passo: comparare le varie offerte delle banche

Le banche offrono tutta una serie di soluzioni ad hoc per ogni tipo di necessità per cui, se si hanno dei dubbi su come scegliere la banca presso la quale attivare un nuovo conto corrente, il consiglio è quello di comparare le varie offerte, tenendo conto anche che ci sono istituti di credito che operano esclusivamente online e che possono offrire soluzioni moderne, modulari e dai costi contenuti.

Il primo passo è senz’altro quello di munirsi di un computer, di una connessione a internet e farsi un’idea di tutti i tipi di conto correnti proposti dalle varie banche. L’attenzione deve concentrarsi sui servizi offerti e sul canone annuale. I costi legati al conto corrente, infatti, sono principalmente quelli di tenuta del conto stesso (canone) e quelli relativi a eventuali operazioni non incluse.

Quasi tutte le banche offrono specifiche tipologie di conto corrente pensato per le attività professionali, a loro volta suddivisi in varianti a seconda del numero di operazioni che mediamente vengono eseguite sul conto. Si tratta di conti i cui canoni sono relativamente bassi (si parla di poche decine di euro all’anno), se non addirittura gratuiti.

Spesso, i conti corrente a zero canone sono quelli da utilizzare esclusivamente online. In questo caso, più che all’operatività limitata all’utilizzo del conto tramite il web, bisogna prestare attenzione ai servizi che sono inclusi nel canone e a quelli esclusi. Funzioni come il pagamento degli F24, gli addebiti automatici RID, l’utilizzo della carta di credito e altro potrebbero avere dei costi aggiuntivi per ogni singola operazione.

Canone tenuta conto e operazioni incluse

Bisogna dunque fare un’attenta valutazione e stimare il numero di operazioni che mediamente, ogni mese vengono effettuate utilizzando il conto corrente dedicato. Se si tratta di pochi movimenti il costo cumulativo delle singole operazioni effettuate potrebbe essere inferiore a quello del canone di tenuta conto. In questi casi un conto a canone zero porterebbe comunque a un risparmio reale. 

Diversa è, invece, la situazione in cui ci si trova quando le operazioni sono tante e il conto a canone zero prevede per ognuna di esse un costo che, alla fine dell’anno, è facile che possa risultare superiore a un pacchetto con pagamento del canone di tenuta conto. È chiaro che avere un conto che prevede un canone annuale ma che include un certo numero di operazioni (se non addirittura tutte) dovrà essere preso in seria considerazione.

Carte di credito e servizi opzionali

Un buon conto corrente per attività professionale deve inoltre prevedere la disponibilità di una carta di credito per facilitare tutti gli acquisti riferiti all’esercizio dell’attività stessa, con molti conti corrente che ne prevedono l’utilizzo dietro il pagamento di un canone aggiuntivo. Per fortuna non è sempre così, visto che molti conti includono la carta di credito all’interno dei servizi base offerti dal conto stesso.

Oltra a quanto detto fino a questo punto, vanno considerati anche i costi dei servizi opzionali che non sono inclusi nel canone, ma che comunque possono essere richiesti successivamente alla sottoscrizione del contratto.

Come scegliere la banca presso cui attivare un conto corrente è comunque abbastanza semplice se si presta attenzione a tutto ciò che viene offerto/incluso nel conto e i servizi extra da pagare a parte. In questo modo si potrà sicuramente effettuare la scelta più oculata e più adatta alle proprie esigenze.