Come chiudere un conto corrente aziendale?

In determinati casi, un’azienda avverte l’esigenza di chiudere il proprio conto corrente. Ciò succede quando l’attività sta per essere chiusa, o più semplicemente quando si ha intenzione di cambiare banca di riferimento. Vediamo quale procedura deve essere portata avanti per completare una simile operazione ed ottenere tutti i benefici desiderati da una scelta del genere.

Come agire per una corretta chiusura del conto corrente

La procedura da attuare al fine di chiudere un conto corrente aziendale senza alcun rischio per le proprie finanze non è così complicata come potrebbe sembrare in determinati casi. È possibile aprire un nuovo conto nella stessa banca iniziale, o magari chiudere il conto in maniera definitiva e trasferire i soldi da un’altra parte. Analizziamo le due opzioni con alcune notizie più accurate.

Chiusura di un conto aziendale per aprirne un altro presso la stessa agenzia

La prima opportunità è senz’altro quella più semplice e rapida a portare a compimento, dato che non richiede l’espletamento di una quantità infinita di pratiche burocratiche. È sufficiente recarsi presso la filiale della propria banca e parlare con i relativi addetti. Questi ultimi forniscono tutta la modulistica necessaria da compilare e firmare a dovere. Quindi, vanno condotti bancomat, carte di credito ed eventuali libretti degli assegni per fare in modo che la banca provveda alla chiusura del conto corrente aziendale precedente e all’apertura di quello nuovo.

Chiusura di un conto aziendale per cambiare banca

Diverso è il discorso per quanto riguarda la scelta di chiudere un conto corrente aziendale allo scopo di cambiare banca. La prima operazione da effettuare è quella di chiudere le varie operazioni in corso, in modo da non avere alcun tipo di debito da saldare. Va dunque inviata una raccomandata con ricevuta di ritorno alla banca, che sia fisica oppure on line, contenente la richiesta di chiusura. Dopo aver aperto il nuovo conto presso la banca sul quale versare il denaro, bisogna indicarlo insieme a quello precedente. Ovviamente, non bisogna dimenticarsi di consegnare bancomat, libretto degli assegni ed eventuali carte di credito e debito, così come va estinto qualsiasi conto titoli. A questo punto, una volta chiuso il precedente conto corrente aziendale, è possibile procedere al prelievo del contante. Va poi accreditato sul nuovo conto tramite assegno o bonifico bancario. Chi vuole risparmiare tanto tempo può chiedere alla nuova banca di occuparsi dell’intera procedura, accreditando le somme e il conto dei titoli.

Cosa consegnare al momento della chiusura

Come già accennato nelle righe precedenti, quando si decide di chiudere un conto corrente aziendale è necessario ridare una serie di accessori fondamentali alla banca dalla quale si sta effettuando il recesso definitivo. Bisogna dunque consegnare le carte di credito e debito utilizzate presso il vecchio conto, unite a libretti d’assegno e carte bancomat. Senza un procedimento di questo tipo, non sarebbe possibile estinguere una volta per tutte il contratto con la realtà finanziaria precedente e, di conseguenza, non potrebbe essere aperto un nuovo conto.

Quanto tempo ci vuole per chiudere un conto corrente aziendale

Quando un’azienda manifesta il proprio desiderio di chiudere il proprio conto corrente, deve tenere conto di una tempistica che può essere incrementata in seguito ad una serie di beghe burocratiche. In linea di massima, un iter di questo tipo richiede un arco di tempo compreso tra i 6 e i 15 giorni lavorativi. Tutto ciò è dovuto al periodo di tempo che serve per disattivare documenti e carte consegnati e per rendere il conto titoli non più valido. Ovviamente, i tempi medi sono inferiori quando si cambia semplicemente conto all’interno di una stessa banca piuttosto che quando si decide di cambiare definitivamente banca. Inoltre, se si è in possesso di una carta di credito sulla quale devono essere addebitate spese nel mese successivo a quello della disdetta dal proprio conto, è necessario attendere fino al momento in cui l’addebito venga portato a termine con successo. La banca deve erogare tutti i pagamenti in attesa prima che la chiusura del conto corrente aziendale possa essere compiuta senza alcun intoppo.

Quanto costa chiudere un conto corrente

Quanto costa portare a termine la chiusura di un conto corrente aziendale? Nel corso degli ultimi, la situazione ha iniziato a girare in senso positivo sia per clienti privati che aziendali, passando per i liberi professionisti. Infatti, in base al decreto Bersani 223/2006 incentrato sulla libera concorrenza, una banca non può più aggiungere alcun costo alla chiusura di un conto corrente. Ad ogni modo, determinate realtà riescono sempre a trovare un escamotage per rendere l’operazione non del tutto gratuita. Infatti, il saldo accreditato sul nuovo conto corrente viene leggermente diminuito rispetto al passato per l’addebito dell’imposta da bollo e delle spese di tenuta. In pratica, la cifra relativa alla gestione del conto viene detratta dalla somma di denaro in possesso di chi ha chiuso il conto stesso. Al tempo stesso, è necessario prestare la massima attenzione ai termini del contratto iniziale, che potrebbero comprendere ulteriori voci di spesa colpevolmente lasciate in secondo piano.

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